Venerdì, 19 Aprile 2019 19:11

Venerdì Santo ...contemplando il Crocifisso

Venerdì Santo ...contemplando il Crocifisso

L'iscrizione che Pilato compone e fa porre  sulla croce "Gesù il Nazareno, il re dei Giudei" è scritta in ebraico, latino, in greco ; tutti dunque possono leggerla. Per questo il messaggio ha un valore universale : è "per sempre" ed è "per tutti". Gesù il Nazareno è il re di tutti e per sempre.

Quella sua tunica "senza cuciture, tessuta tutto d'un pezzo" è stata interpretata dai Padri, come l'unità della Chiesa; per questo non deve essere lacerata, ma rimanere unita. Dobbiamo interrogarci sulle nostre responsabilità per le lacerazioni presenti in essa.

Gesù grida : " ho sete" ... è la stessa cosa che avviene con la Samaritana: Chi chiede da bere è anche Colui che dà da bere

"Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto"(Gv19,37) : ogni credente è dentro la responsabilità della morte di Cristo; ogni credente fa l'esperienza del proprio peccato, ma  può contemplare i doni che per lui vengono donati, che fanno rinascere ogni peccatore come nuova creatura , il sangue e l'acqua. L'acqua rimanda "ai fiumi d'acqua viva" ed è il segno del tempo dello Spirito. Il sangue è il simbolo dell'amore del Cristo vivente.