III Domenica di Quaresima - anno C

E' oggi il tempo per cambiare, temporeggiare potrebbe lasciarci a mani vuote
II Domenica di Quaresima - anno C
In questa seconda domenica di Quaresima Gesù porta con sè Pietro, Giacomo,Giovanni e ciascuno di noi e ci mette "dentro" la sua preghiera. Gesù si trasfigura e ci "abilita" a trasfigurarci, se solo gli consentiamo di entrare nella nostra quotidianità ed in particolare in quella parte di noi che fa più fatica. Egli vuole proprio farci una maschera di bellezza.
I Domenica di Quaresima - anno C
La quaresima è il tempo in cui lavorare sul nostro buio perché in esso gradatamente entri una porzione di luce, cosicché la luce della Pasqua possa non andare sprecata.
Chi è abituato al buio di fronte ad una forte luce ne resta abbagliato tanto da essere costretto a chiudere gli occhi non certo ad aprirli
A imitazione di Gesù siamo chiamati ad esercitarci nel dire dei no decisivi, per giungere a dire il grande sì della Pasqua, il grande sì di un uomo libero, capace di stare dentro la realtà senza essere asservito dalla realtà, divenendo così capaci di "vedere" la LUCE
Quaresima: tempo favorevole per trasformare l'ordinario in straordinario
La Quaresima è tempo favorevole di rinnovamento personale e comunitario che ci conduce alla Pasqua di Gesù Cristo morto e risorto. Durante questo tempo siamo chiamati a rispondere al dono di Dio accogliendo la sua Parola «viva ed efficace». L’ascolto assiduo della Parola di Dio fa maturare una pronta docilità al suo agire che rende feconda la nostra vita. Se già questo ci rallegra, ancor più grande però è la chiamata ad essere «collaboratori di Dio», facendo buon uso del tempo presente per seminare anche noi operando il bene. Questa chiamata a seminare il bene non va vista come un peso, ma come una grazia con cui il Creatore ci vuole attivamente uniti alla sua feconda magnanimità. (leggi il messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2022)
La Quaresima è davvero un tempo privilegiato per trasformare l'ordinario in straordinario, condividiamo un sussidio di meditazioni elaborato dalla parrocchia orionina "Madonna della Provvidenza" di Palermo (scarica il sussidio)
Appello dei Superiori Generali della PODV per l'emergenza Ucraina
"Invochiamo Maria per ottenere la pace e che la Madonna prema non tanto sul cuore di Dio, quanto su quello degli uomini.”(Don Orione)
Cari confratelli, consorelle, amici, benefattori della Famiglia Carismatica Orionina, Pace e benedizioni dal Signore.
Tutti noi stiamo seguendo con apprensione le drammatiche notizie riguardanti la crisi in Ucraina. È triste vedere che attraverso il dialogo e il confronto politico non si riescano a trovare delle soluzioni per porre fine a questa guerra.
Noi vogliamo rimanere saldi nella speranza e lasciarci provocare dagli inviti di Papa Francesco che ci chiede di non stancarci mai di rispondere al male con la carità. È proprio questo lo scopo di questa nostra lettera: vi chiediamo di aderire ad un’iniziativa di carità orionina a favore delle persone colpite da questa sciagura.
Pace!
Incalza il conflitto tra Russia e Ucraina e noi figli e figlie di San Luigi Orione , non possiamo non ricordare quell’esortazione rivolta dal nostro Fondatore, il 16 gennaio 1940, ai signori Ravano: “ In questi giorni sto, in modo particolare, pregando perché la pace, che è il dono di Cristo, sia fonte di bene per le signorie vostre e per le distinte vostre famiglie. A tale scopo, ma senza che si sappia, per domani, mercoledì ho ordinato ai miei ricoverati una giornata di preghiere davanti a Gesù Sacramentato esposto. Per la pace, per la concordia, si passi sopra ad ogni interesse: ogni sacrificio è poco per la pace; con la buona volontà si fa tutto: la pace vale più di tutto!” ( Scr 41,107 – 108)
Così l’ISO sparso nel mondo, insieme a tutta la Famiglia Orionina, già da ieri 24/02 /2022 , ha "rafforzato" la rete di preghiera per invocare il dono della Pace.
Col nostro santo Fondatore preghiamo: «Angelo del cielo, passa sui campi insanguinati, e canta la pace di Dio” (Scr 61, 101)
Siamo tutti ben consapevoli che “Vano è sperar pace dagli uomini. Qual mano d’uomo potrà oggi arrestare nella sua corsa sfrenata e brutale la macchina della guerra? La pace noi la invochiamo sopra tutto dal cielo! Pace, pace! Sull’uragano spaventoso che minaccia: pace! Pace o genti umane affaticate! Tutto trapassa e nulla può morir: Noi troppo odiammo e soffrimmo. Amate!» (Scr 61,102)
Un grido angoscioso risuona ancora: Pace! La parola di Papa Francesco e di Don Orione
Nell'Angelus di domenica 13 febbraio 2022, Papa Francesco ha nuovamente invitato a pregare per la crisi in Ucraina da dove arrivano "notizie molto preoccupanti". Proponiamo di seguito una riflessione sulla Pace a cura del Gruppo Studi Orionini (GSO) Italiano, alla luce delle parole di Don Orione e di Papa Francesco.
“Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace”
(Is 52,7)
La pace è sicuramente il sogno più testardo della nostra Terra. Essa è insieme dono dall’alto e frutto di impegno condiviso. Tutti possiamo collaborare ad edificarla: a partire dal nostro cuore e dalle relazioni in famiglia, con la società, con l’ambiente, fino ai rapporti tra i popoli e gli Stati. [1]
Don Orione commenta il Vangelo della VII Domenica del Tempo Ordinario-anno C
Nella VII domenica del Tempo Ordinario, la liturgia ci propone il brano in cui Gesù ci dice: “Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male” (Lc 6,27 -38)
Riecheggiano le parole di Don Orione (cfr Scr,82,31-32): “La nostra carità e misericordia dovrà abbracciare tutti senza eccezione, buoni e cattivi, amici e nemici, ricchi e poveri. Che, se preferenza ci vuole essere deve essere per i poveri, per i cattivi, per i nemici. Questo è lo spirito di Gesù Cristo: chi lo vive, vive la carità di Gesù Cristo e avrà la vita eterna con Lui. Tutti i nostri fratelli hanno diritto sopra di noi perché la vita non è un privilegio, non una festa, ma una palestra di virtù, un servizio di conforto altrui, di fraterno aiuto, e occorrendo anche un dolce olocausto per i fratelli nell'amore di Dio, a rassomiglianza di Colui che si fece a noi fratello per immolarsi per noi”
“Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso” – dice Gesù.
VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO: BEATI VOI!
Tutti gli uomini desiderano essere felici! Tutti ci sforziamo di conquistare un po’ di spazio nel mondo, alcuni scalpitano più di altri, alcuni sono capaci persino di fare del male agli altri nell’illusione che questo permetta loro di guadagnare un po’ di visibilità. C’è poi chi pensa che la felicità dipenda dal potere che ha nelle mani, in realtà non si rende conto che il potere lo possiede: entra in una spirale che lo rende sempre più assetato fino al punto da autodistruggersi. Davanti a questi cavalli impazziti che scalpitano per tagliare il traguardo della felicità, si staglia l’immagine serena che troviamo nel libro di Geremia: l’uomo felice, benedetto dal Signore, è come un albero piantato, ben fermo e stabile, lungo corsi d’acqua (Ger 17,8). La felicità non è una cosa da possedere o conquistare, ma è una condizione che qualifica la nostra vita.
(Gaetano Piccolo - La meditazione continua ...scarica il video)
Messaggio del Papa in occasione del 75° della pubblicazione della Costituzione Apostolica Provida Mater Ecclesiae
Oggi 2 febbraio 2022 ricorre il 75^ anniversario della pubblicazione della Costituzione Apostolica Provida Mater Ecclesiae , con la quale Pio XII riconosceva la forma di consacrazione secolare.
Papa Francesco esorta i membri degli istituti secolari a vivere una “laicità santa”, ad essere “antenne recettive, che trasmettono messaggi”, a rivelare con la vita più che con le parole l’amore del Padre, ad essere testimoni che attirano, ad essere lievito di verità, di bontà e di bellezza, sale che dà gusto, perché senza sapore, desiderio e stupore la vita resta insipida e le iniziative rimangono sterili, sentinelle che guardano in Alto e in avanti, con la Parola di Dio nel cuore e l’amore per i fratelli e le sorelle nelle mani.
Il Santo Padre ricorda inoltre che i consacrati secolari sono nel mondo per testimoniare che esso è amato e benedetto da Dio, che sono consacrati per il mondo, che attende la loro testimonianza per accedere a una libertà che dà gioia, che nutre la speranza, che prepara il futuro.
(Guarda il video di auguri rivolto da Papa Francesco a tutte le consacrate)

