Buon 2021 : buon cammino della vita
Inizia un nuovo anno, il cammino della nostra vita continua : avanti con fiducia: c'è una Provvidenza segretamente nascosta nell'ordine delle cose. Liberiamoci da ogni sorta di peso e creiamo relazioni significative ! “
Facciamo nostro lo stesso desiderio di don Orione: "Sento che ho bisogno di correre per tutta la terra e per tutti i mari e mi pare che la carità immensa del nostro Signore Gesù darà vita a tutte le terre e a tutti i mari, e tutti chiameranno Gesù Cristo."
Camminiamo con tenacia tenendo a mente che : " di per noi non siamo buoni a nulla, neppure a muovere un passo nella nuova vita che vogliamo menare, ma Gesù è buono e sarà vicino a noi, e lascerà che ci abbracciamo a lui e che ci abbandoniamo fidenti sovra il suo Cuore: tutto si può quando Gesù ci conforta"
BUON CAMMINO DELLA VITA : BUON 2021!
AUGURI !
Santo Natale 2020 : AUGURI!
L'augurio per il Santo Natale lo affidiamo alle parole del nostro Santo Fondatore.
Siamo a Natale! Quante lezioni di umiltà, di fede, di semplicità, di povertà, di obbedienza, di abbandono alla Divina Provvidenza ci dà Gesù nel presepio. Soprattutto , Gesù dal presepio ci grida : "Carità! Carità! Carità!". 
Teniamo dietro alla Carità e terremo dietro a Gesù. Allarghiamo il nostro cuore agli affetti più teneri, e gettiamoci in adorazione ai piedi di Gesù; divampi del suo amore la nostra vita , poichè il suo amore è soave e divino, ed è vita; è vita, e frutto della sua carità è la pace, anzi è la bellezza stessa della pace!
Signore, noi ai tuoi piedi deponiamo tutte le nostre morali miserie e tutti i nostri stracci.>>
SANTO NATALE A TUTTI !
LIV giornata mondiale della pace: “La cultura della cura come percorso di pace"
Papa Francesco nel suo messaggio per la LIV giornata mondiale della pace ci esorta ad adottare come stile di vita quello della “cura” delle persone e del creato, perché la nostra società si fondi su rapporti di fratellanza e dichiari guerra alla cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro . Da qui lo slogan : “La cultura della cura come percorso di pace. “
La vocazione dell’uomo alla cura si trova in numerosi passi della Bibbia, come ad esempio , nel passo della Genesi in cui Dio affida il giardino piantato nell’Eden alle mani di Adamo con l’incarico di “coltivarlo e custodirlo” (Gen 2,15).
Il modello e la qualità della cura da adottare è dato da Dio stesso che, oltre ad essere il Creatore, è altresì Colui che si prende cura delle sue creature, indipendentemente da qualsiasi loro merito o condizione di vita; è Colui che si prende cura della Terra che l’uomo abita.
Preghiamo: Maranatha
Il Signore è vicino , preghiamo più intensamente : Maranatha, vieni Signore Gesù!
Ci sono momenti in cui ci troviamo costretti a camminare per strade buie e siamo così stanchi da non riuscire a vedere un orizzonte, un indizio, qualcosa che possa aiutarci ... pertanto si leva ancora più forte il grido: vieni Signore a portare la tua Vita.
Vieni Signore Gesù a liberarci dalla solitudine: dal non sentirci capiti e dalla paura di essere abbandonati perché quando la rottura delle relazioni rischia di farci sprofondare nell’insignificanza, mette in discussione il “chi siamo” e ci fa sentire la vita come nemica… è bene che tu, o Signore, torni a ricordarci “di chi siamo”, torni a ripeterci che “siamo tuoi”
Solo un grande senso di appartenenza ci può ricollocare in maniera sana davanti al mistero della vita e ci impedisce di essere in balia delle circostanze.
Vieni Signore Gesù ad insegnarci ad assumere la responsabilità della nostra vita, anche quando essa non ci ha domandato il permesso, vieni ad insegnarci a scegliere anche ciò che non abbiamo scelto: modifica la nostra “postura interiore”, da vittime a protagonisti.
Vieni Signore Gesù portaci a riappropriarci una giusta distanza da persone e situazioni e riconsegnaci a noi stessi, rendici capaci di esercitare la nostra libertà davanti alle solitudini imposte dalla vita.
Vieni Signore Gesù sulla tua parola vogliamo riprendere il largo e andare oltre abitati dalla fiducia in Te, nella certezza che ti apparteniamo.
IV Domenica di Avvento (meditazione di don Achille Morabito, FDP)
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei. (Lc 1,26 - 38)
Il saluto a don Enrico
Oggi 16 dicembre 2020 , alle ore 12,00 presso la Parrocchia Mater Dei di Roma si svolgeranno le esequie di don Enrico Casolari. Ad accompagnare questo momento, la redazione pubblica una serie di testimonianze riguardanti la figura di questo umile e santo testimone del Vangelo .
- Don Enrico è stato nostro assistente spirituale ma anche padre, madre, fratello, amico: “uno di noi”. Lascia testimonianze di umiltà e di accoglienza: discreto e attento a non ferire nell'educarci nel cammino di perfezione. Il suo sorriso lasciava trasparire la gioia del sacerdozio, la sua ricchezza interiore e l 'ubbidienza al Vangelo e alla sua cara Congregazione. Appassionato di Dio e di Don Orione al quale ha dedicato tanti anni di studio e ricerche soprattutto negli anni di servizio presso l' Archivio . Grazie Don Enrico per la tua preziosità, per quanto ci hai stimato e per avere creduto profondamente nella nostra vocazione e missione nella Chiesa. Ora che vivi la pienezza della gioia del paradiso continua a pregare per noi. Ciao... (Anna Rita Orrù , responsabile generale dell’ISO)
- Potrei intitolarlo così: Don Enrico, un prete che pare proprio un prete! Personalmente non ho conosciuto don Carlo Sterpi, successore di S. Luigi Orione, se non attraverso le testimonianze dei confratelli che hanno vissuto con lui e le varie biografie. Il nostro Fondatore disse di lui: “un prete che pare proprio un prete, quello è il nostro don Sterpi”. Ebbene, da quando ho conosciuto don Enrico, soprattutto nell’anno passato insieme a Velletri, mi è sempre venuto spontaneo accostarlo alla persona del nostro venerabile don Carlo Sterpi. Ho colto in lui umiltà, fraternità, lungimiranza, carità instancabile, sacrificio commovente e, come don Sterpi, sapeva essere padre e madre nei confronti dei giovani aspiranti e novizi che si sentivano amorevolmente da lui accompagnati.
Ciao don Enrico , ci rivedremo in Paradiso!
Oggi , 13 dicembre 2020, Domenica della Gioia, il “padre” dell’Istituto Secolare Orionino, (in particolar modo di quello italiano), don Enrico Casolari, FDP, non si è svegliato su questa terra ma ha aperto gli occhi sul Signore.
IL TEMPO DI AVVENTO del 2020 in piattaforma e non solo...


La pandemia e le conseguenti restrizioni sugli spostamenti non hanno impedito lo svolgersi degli incontri formativi e di preghiera dei vari gruppi dell’Istituto Secolare sparsi nel mondo, in collegamento via internet o, come in Polonia, in presenza.
Alcune immagini ...
Il canto del video allegato esprime pienamente l'anelito che ha accomunato i vari gruppi: l'attesa del Signore. L' atteggiamento dell'attesa si rinnova, in verità, in ogni momento della vita e porta ad "alzare lo sguardo , nella certezza che Lo vedremo e ci accorgeremo della Sua presenza tutte le volte che dai nostri bui avremo il coraggio di tendere la mano verso di Lui"
Papa Francesco indice l' Anno Speciale di San Giuseppe (scarica gli allegati)
Papa Francesco con la Lettera Apostolica “Patris Corde” (in allegato) ha indetto un Anno speciale di San Giuseppe, nel giorno in cui ricorrono i 150 anni del Decreto Quemadmodum Deus, con il quale il Beato Pio IX lo dichiarò Patrono della Chiesa Cattolica. Per questa occasione è concessa l'Indulgenza plenaria ai fedeli che reciteranno "qualsivoglia orazione legittimamente approvata o atto di pietà in onore di San Giuseppe, specialmente nelle ricorrenze del 19 marzo e del 1° maggio, nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, nella Domenica di San Giuseppe (secondo la tradizione bizantina), il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo secondo la tradizione latina" (In allegato il Decreto per ottenere il dono delle indulgenze)


